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Di Dono

L’immobile sito a Roma è stato costruito alla metà degli anni ’70, è di circa 12.000 mq., si sviluppa su sei piani fuori terra e presenta un andamento curvilineo parallelo alla strada.

L’edificio raccoglie l’eredità formale e stilistica del suo contesto, ancora oggi funzionale. Sono questi i motivi che hanno guidato il concept del progetto: non stravolgere l’edificio esistente ed esprimere pienamente gli obiettivi di valorizzazione dell’immobile richiesti dal Cliente, ovvero il riposizionamento di immagine, funzionale e tecnico. All’interno di queste tre aree il progetto si articola in interventi sulle facciate, sulla hall, sugli spazi esterni e piano terra, sul piano tipo e sul terrazzo.

Per il riposizionamento di immagine si è intervenuto sull’involucro esterno al fine di aumentare la riconoscibilità e l’identità formale dell’edificio. Sulla facciata l’obiettivo è stato quello di operare una riscrittura linguistica più contemporanea, mantenendo però il rapporto esistente fra pieni e vuoti. Il nuovo ingresso presenta ampie vetrate a doppia altezza.

Il riposizionamento funzionale deriva dalla ricerca di una migliore e moderna efficienza nella distribuzione degli spazi interni e nelle funzioni in essi ospitati.

Il riposizionamento tecnico prevede la massimizzazione dell’efficientamento energetico e impiantistico, in ottica della certificazione LEED.

SITO

Roma | Italia

DATA

2018

SUPERFICIE

11.619 MQ

CLIENTE

AXA Investment Managers – Real Assets

PROJECT MANAGEMENT

JLL - Jones Lang LaSalle

TIPO DI LAVORO

Studio di fattibilità

PARTNERS-IN-CHARGE

Antonio Gioli, Federica De Leva

TEAM DI PROGETTO

Sergio Mazzolini (Project Leader), Silvia Turati, Andrea Angonoa, Andrea Santantonio, Jana Stojanovic, Chiara Tesoro, Cristina Zambelli

L’Immobile si sviluppa secondo la tipologia direzionale “in linea”, a corpo doppio, con una particolare forma ad arco.

Sia la tipologia che l’andamento curvilineo lo inseriscono nel tessuto urbano del quartiere EUR dove sono presenti altri edifici con disposizione morfologica e tipologica simile.

Presenza scenica, regolarità cartesiana e curvatura

L’intervento mira a raggiungere i più elevati standard architettonici richiesti dal mercato contemporaneo e, dal punto di vista d’immagine, ad esprimere una ricchezza di significati e una complessità aderente alle nuove identità aziendali basate sul desiderio di riconoscibilità.

L’intervento sulla facciata principale, orientata ad est, parte dalla matrice regolare esistente e la traduce in chiave contemporanea attraverso un disegno articolato di elementi modulari e l’uso di materiali di grande effetto innovativo.

La composizione complessa e dinamica è ottenuta attraverso un modulo base applicato alle lesene e ai marcapiani esistenti. Il modulo base da un lato assolve con semplicità alla richiesta di innovazione estetica e dall’altro garantisce alte prestazioni energetiche alla facciata a cui si applica.

La luce, fondamentale componente nuova che il progetto inserisce sull’esistente, è intesa non solo come luce naturale ma anche come un sistema tecnologico di illuminazione artificiale delle facciate che anima l’edifico nelle ore serali e notturne.

La luce artificiale, grazie alle più evolute tecnologie led, si integra ai frangisole del modulo base applicato sulla facciata principale e sottolinea con elementi lineari il reticolo spezzato e ortogonale del nuovo disegno.

La luminosità, riflettendo sugli aggetti, rende “mobile” la facciata allo scorrere del tempo dalla sera al giorno.

Il progetto delle aree esterne prevede una risistemazione unitaria del piano terra:

  • pavimentazione continua tra aree esterne ed interne;
  • sedute posizionate a mascheramento delle grate di areazione esistenti,
  • aree verdi per mitigare la presenza dei parcheggi antistanti;
  • continuità dei flussi di accesso;
  • drop off individuato da due setti laterali e dal pattern della pavimentazione;
  • illuminazione a terra per identificare il drop off.