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Berylmart Tower

Berylmart Tower è un edificio multifunzionale sito a Shenzhen nel sud della Cina pensato in sostituzione di un centro commerciale di cinque piani.

Il nuovo edificio “zero emissioni” è destinato a ospitare quattro diverse aree funzionali così distribuite dal basso verso l’alto: commercio, uffici, hotel e residenza. I primi nove piani sono occupati dal centro commerciale; i livelli intermedi tra il 10° e il 24° piano sono destinati a uffici; dal 24° al 31° è previsto un business hotel, mentre gli ultimi piani fino al 36° sono adibiti a residenza di lusso con possibilità di giardini privati.

Sono state sviluppate due differenti tipologie di facciata una in vetro e l’altra in policarbonato.

ARUP ha sviluppato la progettazione preliminare impiantistica e strutturale.

SITO

Shenzhen | Cina

DATA

2009

SUPERFICIE

77.500 mq

CLIENTE

Confidenziale

TIPO DI LAVORO

Concept, Studio di fattibilità

PARTNERS-IN-CHARGE

Antonio Gioli, Federica De Leva

TEAM DI PROGETTO

Gianluca Besostri, Irene de Landerset

progetto impianti e strutture

Arup Italia

Un edificio lineare alto 36 piani completamente trasparente, una sorta di teca chiusa sui prospetti principali da due facciate che si estendono in lunghezza e in altezza oltre il perimento della stessa.

Il risultato è un’architettura che, dialogando direttamente con il cielo di Shenzhen e con la sua luce, mette in mostra il programma funzionale interno e soprattutto le complesse soluzioni formali trovate puntualmente dai suoi progettisti.

Comfort, luminosità, visibilità e sostenibilità sono le parole chiave che muovono l’intera progettazione.

Quattro Edifici in uno

Un centro commerciale, uno spazio uffici, un hotel e un’area residenziale.

Evitando la solita ripetizione del piano tipo, si disegnano di fatto quattro edifici sovrapposti l’uno sull’altro, ognuno che risponda formalmente alle specifiche richieste.

Una soluzione suggestiva

Per rispettare la richiesta di zero emissioni sono state sviluppate una serie di strategie attive e passive: dai pannelli fotovoltaici in sommità, passando ai frangisole in facciata, arrivando alla ventilazione e al ricircolo naturale garantiti dalla doppia facciata, dal riuso delle acque piovane e grigie a impianti di climatizzazione geotermici che sfruttano l’acqua del fiume vicino.